News 2015

Mercatini della solidarietà, Natale 2015

Mercatini della solidarietà, Natale 2015

Cari amici,
Anche quest’anno il Comune di Trento ci  dà la possibilità di presentare prodotti e  manufatti delle donne di Prijedor e di vendere dei biglietti della lotteria.
Potete trovarci in via Garibaldi, sotto la Torre Civica   (speriamo che la campana stia al suo posto) nei seguenti giorni:

28, 29 Novembre 2015 
casetta n.3 lato A (orario 10.00 – 19.00)
3 dicembre 2015
casetta n.3 lato A (orario 10.00 – 19.00)
10,17 dicembre 2015
casetta n.1 lato A (10.00 – 19.00)

Vi aspettiamo a trovarci  anche solo per salutarci!

La partecipazione può anche consistere nel darci il cambio per permetterci un momento di “riscaldamento”.

Un abbraccio a tutti.

Saluti da Prijedor – una testimonianza

Saluti da Prijedor – una testimonianza

Un testo di Luigi Penasa, pittore (Studio d’Arte Andromeda)

Questa cartolina della piazza principale di Prijedor, fatta la tara della nebbia che qui è sempre di casa, sintetizza bene, secondo me, l’atmosfera di precarietà e di insicurezza che qui si respira, magari mascherata dietro ad un kitsch simil-metropolitano . Da una parte l’ imponente monolito, “Jugoslavo” a ricordare un periodo storico, diversamente interpretato ma ancora molto presente nella quotidianità degli abitanti. Sul lato opposto l’ultimo dei murales realizzato in settembre dal vincitore del Concorso Internazionale che vede la fattiva collaborazione dell’Andromeda. Mi pare che lo spirito con cui abbiamo volentieri accolto l’invito ad offrire la nostra esperienza tecnico-organizzativa al Progetto Prijedor sia tutto qui: la convinzione che l’arte, il colore sia un linguaggio universale e così immediato da non richiedere traduttori o medium.

Quasi vent’anni fa, a conflitto balcanico appena pacificato da matematiche regole internazionali (sono convinto che quello nelle coscienze della gente sia ancora in corso) lo Studio d’Arte Andromeda, e io in concreto, con i fondi raccolti vendendo, in aste pubbliche, le opere offerte dai nostri amici artisti abbiamo contribuito a finanziare l’apertura della Galleria d’Arte di Prijedor, in una città ancora annerita dagli incendi e violentata nel suo tessuto sociale. Ci siamo mobilitati nella convinzione che provare ad accendere una luce di “Cultura Unificante” che potesse far passare in secondo piano quelle “culture disgreganti” causa del conflitto, era un nostro obbligo morale. Da allora il nostro impegno non è mai venuto meno e, ne sono convinto, non si “scolorirà” nel futuro. Lo dobbiamo a chi, molto prima di noi, ha usato gli strumenti dell’Arte per ribadire il bene primario dell’armonia e del dialogo. Lo dobbiamo ancora di più ai ragazzi che lì vivono e che ogni giorno, in quelle zone colpevolmente emarginate, cercano tutti i giorni di inventarsi un futuro scostando cortine di nebbie molto più pericolose di quella naturale che li avvolge per lunghe ore nascondendo loro il sole.

Un abbraccio, Luigi Penasa.

Cartolina da Prijedor

Un camion diretto a Prijedor

Un camion diretto a Prijedor

Nel corso della mattinata di venerdì 30 ottobre, presso il magazzino di Pergine si è proceduto al carico del camion per portare a Prijedor beni per i bisogni e le necessità della popolazione. Si tratta in particolare di capi d’abbigliamento, mobili e suppellettili per la casa, mobili per la scuola, medicinali, giocattoli per bimbi e materiale vario.

Come sempre i nostri tanti volontari presenti, capitanati da Anselmo e Cristina, si sono prodigati instancabilmente ad organizzare affinché tutto andasse a buon fine.

Tutto il carico, appena giunto a Prijedor, sarà distribuito ai bisognosi che ne hanno fatto richiesta.

Ringraziamo di cuore tutti i generosi donatori, le persone che per giorni hanno provveduto ad impacchettare tutta la merce e, ovviamente, tutti gli “uomini di fatica” che per ore si sono messi a disposizione per il carico.

Un’altra bella dimostrazione di partecipazione,  di coinvolgimento e di sensibilità del volontariato trentino.

CamionxPrijedor

L’AIUTO AD UNA FAMIGLIA NUMEROSA

AIUTO AD UNA FAMIGLIA NUMEROSA: GLI “ITALIJANI” LE ASSICURANO UN TETTO SOPRA LA TESTA 

Anselmo1

 

Mićo Džodan con la moglie e cinque figli da molti anni vive in una stanza sola ovvero in una baracca di legno cadente.

Come dicono, il più difficile è durante l’inverno perché il freddo nella baracca entra da tutte le parti. Quest’inverno, invece, grazie a persone di buona volontà dall’Italia, che gli hanno donato un container abitativo, lo trascorreranno in una casa nuova.

– Questa donazione è per me molto significativa perché ho praticamente vissuto fuori. Non riuscivo mai scaldare la casa. Ho passato un inverno dai miei fratelli – dice Mićo.

Le condizioni in cui vive questa famiglia non sono degni d un essere umano nel ventunesimo secolo. Loro sette dormono su un solo letto, e sopravvivono dei 90 euro di assegno per i bambini.

Anselmo2

-Quei soldi sono tutto quello che riceviamo e non abbiamo altri aiuti dallo Stato. Abitiamo in una baracca di legno, facciamo molta fatica. Sono contenta che abbiamo ricevuto questo container e ringrazio tutti i donatori – è grata Milena Zdjelar.

Per la difficile vita di questa famiglia hanno sentito anche persone generose dell’Italia, che hanno deciso di raccogliere i soldi e comprar loro il container abitativo.

– Il signore si chiama Anselmo Bazzanella ed è lui il donatore di questa famiglia. Lui, insieme con i suoi amici ha raccolto i soldi e tutto è costato circa 15 000 marchi – ha spiegato Dragan Došen, dell’Agenzia della democrazia locale, Prijedor.

La famiglia Džodan già all’inizio novembre dovrebbe entrare a casa nuova. Quando li visitano i donatori e gli consegnano ufficialmente le chiavi..

Fonte – ELTA TV

Il viaggio “Dayton 9515” per ricordare i 20 anni dagli accordi di pace

Il viaggio “Dayton 9515” per ricordare i 20 anni dagli accordi di pace

A 20 anni dagli accordi di pace di DaytonViaggiare i Balcani, in collaborazione con l’Associazione Cizerouno, organizza un viaggio di studio in Bosnia Erzegovina, che includerà anche una visita a Prijedor.  Accompagnerà i viaggiatori Leonardo Barattin, esperto appassionato di storia dei Balcani occidentali.

Il programma è il seguente:

MARTEDI’ 3 NOVEMBRE: MESTRE, TRIESTE – PRIJEDOR

Partenza da Mestre e successiva raccolta a Trieste dei partecipanti locali alle 6.45. Percorso Fiume-Karlovac-Vojnić. Arrivo a Velika Kladuša, in Bosnia-Erzegovina, sede della Repubblica Autonoma della Bosnia Occidentale nel periodo 1993-1995. Pranzo in ristorante. Successivo incontro con un piccolo imprenditore locale, che nel dopoguerra ha dato vita ad una propria attività produttiva, ottenendo risultati sul mercato locale e oltre i suoi confini. Proseguimento per Prijedor, situata nell’entità serba. Sistemazione presso le famiglie che aderiscono a Promotur – progetto multietnico di valorizzazione del territorio locale. Cena tipica organizzata da Promotur.

MERCOLEDI’ 4 NOVEMBRE: PRIJEDOR – SANSKI MOST – MOSTAR

Prima colazione presso le famiglie ospitanti. Visita ragionata del centro di Prijedor – fino al 1992 città multietnica, oggi definita “la città dei ritorni” – con la guida dei referenti locali Promotur. Proseguimento per Sanski Most, situata nell’entità croato-musulmana e caratterizzata da esodi e controesodi dei due gruppi maggioritari. Sosta in città e pranzo libero. Prosecuzione per Mostar, dove sono previsti cena e pernottamento in hotel nel centro storico.

GIOVEDI’ 5 NOVEMBRE: MOSTAR – SARAJEVO

Prima colazione e visita guidata del nucleo storico di Mostar, con vista del Vecchio e del Nuovo Stari Most, del quartiere commerciale turco ottomano e della Moschea di Koski Mehmet Pascià. Tempo libero a disposizione, con possibilità di visita della fascia esterna di impronta austriaca, lungo la riva sinistra della Neretva. Pranzo libero. Nel pomeriggio visita di Mostar Ovest, settore a forte insediamento croato, con sottolineatura delle linee di unione e frattura della città. Prosecuzione per Sarajevo per cena e pernottamento in hotel.

VENERDI’ 6 NOVEMBRE: SARAJEVO

Prima colazione e visita guidata del cuore storico di Sarajevo. L’accento si posa sul quartiere commerciale di epoca ottomana – la Baščaršija – e sul centro storico di concezione asburgica, con i luoghi di preghiera dei quattro principali culti cittadini. Risalita del fiume Miljacka, con perno sul Ponte Latino (luogo dell’attentato di Gavrilo Princip all’Arciduca Francesco Ferdinando e alla moglie Sofia Chotek) e sulla rinnovata Biblioteca Nazionale e Universitaria. Pranzo libero in Baščaršija. Pomeriggio dedicato all’esplorazione di Istočno Sarajevo, la nuova Sarajevo serba, realizzata nel post-Dayton. Rientro a Sarajevo per un incontro con un referente locale del portale di informazione, dibattito e conoscenza “Osservatorio Balcani e Caucaso”. Cena e pernottamento a Sarajevo.

SABATO 7 NOVEMBRE: SARAJEVO – SREBRENICA – MILICI

Prima colazione al mattino presto e partenza in direzione Srebrenica. Visita del Memoriale di Potočari: base del Battaglione ONU olandese e cimitero delle vittime dei fatti di luglio 1995. Sosta nel centro di Srebrenica. Pranzo organizzato dall’associazione locale Adopt Srebrenica e successivo incontro sulla situazione odierna nell’area e sugli sforzi dell’associazione in campo civile. Sosta a Bratunac, centro urbano dalla memoria “speculare” rispetto agli eventi del ’95. Cena e pernottamento a Milići.

DOMENICA 8 NOVEMBRE: MILICI – TRIESTE

Prima colazione e visita del centro minerario-industriale di Milići, con il parco memoriale dei Grandi Serbi e dei Grandi Russi. Entrata nel Distretto Autonomo di Brčko, porto fluviale strategico lungo il fiume Sava e terza “entità” dello Stato nato da Dayton. Visita del centro città, con spunti sul tema della memoria cittadina e sulla particolarità dell’area. Pranzo libero. Ritorno in direzione Zagabria e passaggio del confine a Bregana. Sosta per cena libera in Slovenia. Arrivo a Trieste previsto in tarda serata e termine servizi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI, CLICCA QUI PER SCARICARE IL PROGRAMMA COMPLETO O VAI AL SITO (CLICCA QUI); PER CONTATTARE L’ACCOMPAGNATORE, CHIAMARE LEONARDO BARATTIN 328-19.39.823.

Scambi culturali con Prijedor: il viaggio di agosto

Scambi culturali con Prijedor: il viaggio di agosto

L’Europa dei Balcani: scambi culturali con Prijedor

Costruire relazioni: era questa la finalità della visita di un gruppo di insegnanti delle scuole superiori di Trento (Istituto Tambosi-Battisti, Liceo Da Vinci, Liceo Galilei)alla comunità e alle scuole di Prijedor.

Il viaggio – organizzato in sinergia tra l’Associazione Progetto Prijedor e l’Ufficio delle politiche giovanili del comune di Trento – nasce da un percorso avviato lo scorso anno scolastico per rinsaldare i rapporti tra le scuole di Trento e quelle di Prijedor che dal 2006 hanno trovato momenti di incontro, di scambio, di gemellaggio.

Gli obiettivi posti erano multipli:

  • Costruire opportunità di scambio e di relazioni continuative tra le scuole: sia tra studenti che tra insegnanti per il confronto tra le diverse didattiche attuate a scuola
  • Conoscere il modo di operare concretamente da parte dell’Associazione Progetto Prijedor nel campo della cooperazione di comunità
  • Visitare il grado di attuazione dei diversi progetti promossi dall’Associazione. (in questo eravamo affiancati anche da due funzionari della Regione – uno per Trento e uno per Bolzano)
  • Verificare la possibilità di realizzare viaggi di istruzione nella Bosnia Erzegovina

La prima tappa è stata la visita sito del campo di concentramento della seconda guerra mondiale e il relativo memoriale vicino a Jasenovac.

Jasenovac

All’arrivo a Prijedor siamo stati accolti nella nuova sede della Agenzia per la democrazia locale dove abbiamo avuto le prime informazioni sulla Associazione Progetto Prijedor e sulle sue attività da parte di Dragan e Sladja.

Alla sera abbiamo partecipato alla presentazione del nuovo Murale – nell’ambito del concorso internazionale intitolato all’artista di Lavis “Paola Demanincor -: il bozzetto vincitore è stato proiettato sulla parete  dove l’artista ha provveduto a fissarne i contorni per poi procedere nel corso della settimana a completare l’opera.

La giornata di sabato è stata piuttosto intensa:

  • Visita all’Agenzia per lo sviluppo locale di Prijedor dove ci è stato presentato il loro programma per le scuole superiori DIVENTA IMPRENDITORE. L’incontro era anche finalizzato a capire come la nostra associazione avrebbe potuto implementare il progetto legato soprattutto a diffondere gli ideali cooperativi e le esperienze di imprenditoria sociale dentro le scuole.
  • Incontro con la delegazione degli insegnanti delle scuole superiori di Prijedor per verificare la possibilità di scambi-visite-incontri tra le scuole di Trento e Prijedor. Oltre ad un primo contatto di presentazione si è parlato di didattica, di scambi finalizzati ad una prospettiva di costruzione dell’Europa dal basso, di interessi e sensibilità degli studenti, , di costi e di opportunità di finanziamento

Dopo il pranzo a base di trote fritte, è cominciata la visita alle attività e ai progetti della nostra Associazione

  • Visita al polo sociale e mensa di Ljubija
    il progetto ha visto la nostra associazione impegnata nella ristrutturazione della casa della salute – messa a disposizione del comune di Prijedor – nell’ampliamento degli spazi del centro diurno, nella dotazione della mensa, nella realizzazione di uffici per l’assistente sociale e per l’anagrafe e della sede dell’associazione “Rudarka”, donne impegnate nella realizzazione di manufatti in lana.
  • Visita a tutto il territorio di Liubija con incontri con le famiglie che sono sostenute dalle famiglie affidatarie trentine.
  • Visita ad alcune scuole per constatare la situazione di reale bisogno in cui si trovano. Di una abbiamo constatato come il riscaldamento fosse ancora realizzato a legna con vecchie stufe in ferro (come da noi nell’immediato dopoguerra). Abbiamo visto anche il pozzo – realizzato con l’intervento diretto della nostra associazione e della Regione TAA – che fornisce direttamente acqua potabile ai ragazzi della scuola ed alle case vicine.

Entrambe le serate si sono concluse con le cene organizzate dalle donne dell’associazione Promotour che ci hanno fatto apprezzare la cucina bosniaca sia per la qualità che per la quantità. Anche per i pernottamenti abbiamo usufruito dei servizi offerti dalla stessa associazione

Domenica di buon mattino – dopo il rifornimento di prelibatezze locali – ci siamo diretti verso Trento optando per la strada più tortuosa verso il mare di Senj (la prospettiva di un pranzo di pesce ha avuto il sopravvento su tutte le altre opzioni).

Tutti siamo stati colpiti dalle facciate delle case che ancora riportano le ferite della guerra coi fori delle granate e dai cartelli che avvisano del pericolo delle mine ancora presenti in alcune zone.

Particolarmente suggestiva è stata la visita al paese di Bosanska Krupa dove – come si vede nella foto – per centinaia di anni hanno convissuto pacificamente cattoli, mussulmani e ortodossi. E non si riesce a capire perché ora la convivenza sia così difficile.

Bosanska Krupa

REALIZZATO IL TERZO MURALE A PRIJEDOR

REALIZZATO IL TERZO MURALE A PRIJEDOR

L’artista stradale rumeno Raul Oprea, conosciuto sotto il nome Saddo, nel pomeriggio di venerdì 04 settembre ha finito il suo murale che si intitola „Il Giardino “, proclamato vincitore al terzo concorso internazionale per il migliore murale „Paola de Manincor“.

Questo artista ha impiegato sette giorni di tempo per dipingere il murale sulla facciata situata nella piazza principale della città di Prijedor.

-Ringrazio molto la giuria di questo concorso che ha riconosciuto la mia opera come la migliore e così mi ha dato l’opportunità di venire a Prijedor e dipingere il murale. Le condizioni del tempo sono state buone e quindi sono molto contento di essere riuscito a finire il lavoro prima del termine previsto (10 settembre) – ha detto Oprea oggi dopo la chiusura dei lavori.

Come tutti gli artisti, anche Saddo ha sfruttato l’occasione di firmare la sua opera.

Secondo informazioni non ufficiali, l’apertura ufficiale del murale “Garden” è prevista entro la fine del mese di settembre.

Nel centro di Prijedor esistono già due murales, “Šeširdžija” dell’autrice Nataša Konjević e “Trasformazione” dell’artista ungherese Atila Samoszi-Vidam.

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