Dal portale www.prijedorgrad.org
Centinaia di visitatori si sono uniti nella manifestazione “Celebrazione del centenario della miniera di Ljubija“, realizzata a Ljubija il 6 agosto e organizzata dall’Associazione Progetto Prijedor di Trento in collaborazione con la Miniera di ferro Ljubija e la Città di Prijedor con il supporto dell’azienda „Arcelor Mittal Prijedor“.
La presidente dell’Associazione Progetto Prijedor di Trento, Cristina Bertotti, ha detto che nei passati 20 anni della presenza trentina a Prijedor si sono create le relazioni tra persone dalle due comunità e che vuole che quelle relazioni diventino ancora più forti soprattutto per quanto riguarda Ljubija.
„Speriamo che torni almeno una parte del vecchio benessere, considerando anche la casa di cultura che in questo momento si trova in uno stato di degrado, che speriamo un giorno inizierà funzionare e sarà l’orgoglio di tutti“, ha detto la Bertotti.
Lei ha anche ricordato che, nell’anno della prima apertura della miniera le due comunità erano sotto lo stesso impero e grazie a questo fatto il Trentino e Prijedor hanno una storia e delle radici comuni.
„Perciò volevamo che in questa occasione gli abitanti di Ljubija vedessero anche una parte del Trentino e quindi abbiamo presentato al pubblico una mostra di vecchie foto di Ljubija che abbiamo preparato insieme, uno spettacolo teatrale, piatti tipici del Trentino e locali e la realizzazione di un murale all’entrata nella miniera che si intitola `Insieme per un mondo migliore` che rappresenta anche il messaggio di questa manifestazione“, ha detto la Bertotti.
Il direttore della vecchia miniera „Ljubija“ Stanko Vujković ha espresso la speranza che il governo locale e soprattutto il governo della Repubblica Serba accedano responsabilmente alla privatizzazione della miniera e che scelgano quello che porterà una nuova vita a questa zona.
„Noi siamo pronti e possiamo rispondere ad ogni compito“, raccomanda Vujković.
Il vicesindaco di Prijedor, Milenko Đaković ha detto che Ljubija oggi subisce le conseguenze che spettano a tutti i paesi legati ad una miniera che ha smesso di funzionare e poi anche c’e il fatto che durante la guerra a Ljubija è arrivata la popolazione che ha perso tutto quello che possedeva e quindi Ljubija si trova in situazione di estrema povertà.
“Diciamo al governo della Repubblica Serba di portare le decisioni di qualità per rilanciare la miniera e che i giovani qui trovino il pane e il loro futuro”, ha aggiunto Đaković.
Nel programma si sono presentati l’orchestra di mandolini dell’associazione folkloristica serba „Dott Mladen Stojanović“ Prijedor, le associazioni folkloristiche „Kozara“ di Prijedor, „Omarska“ di Omarska, „Kozara“ di Kozarac e „Milan Egić“ di Brezičani, poi lo spettacolo “Romeo e Giulieta”, realizzato da giovani di Prijedor e condotto da un esperto trentino, l’organizzazione giovanile „Afrodita stil“, l’associazione italiana „Il mondo migliore“, lo studio di danza „Top dens“ e il gruppo musicale “Regina” che ha chiuso la manifestazione con un concerto all’aperto.
All’interno alla manifestazione è stata realizzata anche la settima edizione della Fiera delle organizzazioni giovanili „SONVO 2016“ dove hanno partecipato otto organizzazioni locali e un’organizzazione giovanile trentina e la preparazione e degustazione di piatti tipici locali e trentini, dove hanno partecipato dieci organizzazioni provenienti da LJubija, Prijedor, Sanski Most e Trentino.
L’estrazione del minerale di ferro sul territorio di Ljubija di oggi è iniziata nel quinto secolo avanti Cristo mentre la prima miniera ufficiale è stata aperta nel 1916 da austroungarici, quando è iniziata la produzione industriale di ferro.