Prijedor e… dintorni 25-30 ottobre 2017
Sintesi note con riferimento alla missione effettuata da Ezio Pilati (Direttivo APP), Franco Turri (Coordinatore Progettazione Partecipata) e Dragan Dosen (ADL) con particolare attenzione agli aspetti socio-economici in campo rurale nei territori di Prijedor e Banja Luca. Altre valutazioni generali e l’approfondimento del Coordinatore sono state esposte in Direttivo APP.
*Quando si parla di Liubja, normalmente si fa riferimento all’insediamento urbano con una veloce visita ai ‘resti’, visibili dalla strada, delle strutture della ‘miniera’ dismesse da decenni, mentre l’azione della ‘valutazione partecipativa’ prevede una più attenta ‘mappatura e conoscenza del territorio’. Ecco allora che una intera giornata non è stata sufficiente per cercare di rendersi conto, unitamente al Gruppo degli 8 Valutatori, di quanto problematico si presenta il contatto con gli attori del territorio che il Gruppo è incaricato di ‘contattare e ascoltare’.
*La visita a Stivor si è rivelata molto più ‘viva e appagante’ di quanto Ezio e Franco si aspettavano in base alle loro limitate conoscenze risalenti al libro di Sandra Frizzera. Viva per l’attualità degli incontri al ‘Bar trentino’, carica di emozioni nei successivi casuali incontri al ‘cimitero’. Al ‘Bar trentino’, all’inizio sulla strada di Stivor, a prendere un caffé-espresso ci fa compagnia Antonio A. giovane bosniaco, con acquisito anche passaporto italiano, scuole primarie a Stivor, superiori a Rovereto e attuale lavoro in Svizzera che ci racconta e ci fa comprendere quanto siano simili le aspettative dei giovani ‘europei’, senza dimenticare il percorso suo, dei genitori, dei nonni e bisnonni che erano partiti dalla Valsugana (dintorni di Roncegno). Ora la ‘casa’ in Valsugana è ridiventata sua, senza necessariamente identificarla come ‘prima o seconda casa’ rispetto a Stivor o dove si trova a lavorare.
*Emozioni al cimitero di Stivor con Francesco (Checco) e suo figlio Piero (Pero) che in dialetto trentino-valsuganoto ci accompagnano nella visita al cimitero, soffermandoci sulla ‘storia’ che i nomi incisi sulle vecchie lapidi ci riportano oltre il secolo scorso con le vicissitudini della loro ‘forzata emigrazione’ e quanto le vicende delle due guerre mondiali e l’ultimo conflitto hanno comportato per tutti. Altrettanto ‘calda e partecipata’ l’accoglienza in casa con l’apprezzamento di un bicchiere di vino ottenuto dall’uva delle loro vigne e valutazioni, positive e non, su alcuni interventi della Comunità trentina. Opere come l’acquedotto e la caserma dei Vigili del Fuoco, rimaste incompiute che dovrebbero trovare completamento con sostegno a necessità e/o promozioni socio-economiche locali.
*Nei dintorni di Celina e di Marcovac e in vista del Monte Kozara ci incontriamo con i Rappresentanti del Gruppo Viti-vinocoltori. Gruppo a cui aderiscono circa 20 produttori di uva che vinificano in proprio la loro vendemmia integrandola con uve provenienti dal sud della Bosnia e dalla Macedonia. Il consumo di vino, con l’apprezzamento del prodotto locale, si sta diffondendo oltre la zona di Banja Luca, con alcuni casi di vendite all’estero, con ulteriori possibili incrementi con soddisfazione economica e impiego di personale. La visita a altri vigneti e cantine ci confermano quanto ‘matura e ben radicata’ sia l’esperienza acquisita dai produttori-vignaioli del posto. Da parte di APP è in corso un sostegno indiretto per integrare e ancora meglio sviluppare le conoscenze del settore con scambio di esperienze fra vignaioli bosniaci e trentini. Nella (vana) ricerca di una cantina indicataci come in collegamento a una parrocchia trentina e una parrocchia locale, nel chiedere informazioni, incontriamo Vanda e Stefano D.. Sono trentini, vissuti e con legami al Trentino, che hanno scelto di sviluppare, con una moderna azienda agricola, i pochi coltivi lasciati dai loro nonni, originariamente facenti parte del gruppo di Stivor. Oggi l’azienda, oltre ai vigneti e produrre vino, coltiva con successo altri frutteti.
*Attenzione è stata posta alla verifica di come si stanno sviluppando le ‘cooperative’ a cui APP e ADL danno sostegno. La ‘Koperativa Prijedor’ (dei frutticoltori), è sufficientemente ancora coesa e dalla prossima campagna inizierà una, seppur contenuta, fase di commercializzazione di parte dei loro raccolti. Restano sempre in attesa di poter disporre di adeguate strutture dove operare in modo più significativo e adeguato alle loro potenzialità produttive. Con AltroMercato, che è anche partner nella ‘progettazione partecipata’, prosegue il rapporto di collaborazione progettuale per arrivare a una possibile e più ‘attrezzata’ associazione che rappresenti gli interessi di un vasto Gruppo (80 famiglie), dedite alla raccolta di prodotti spontanei del bosco.
*Con il Presidente (Boris) dell’Associazione Artisti di Prijedor, si è valutato come proseguire con il premio internazionale ‘Paola de Manincor’. Quella del 2018 sarà la VI^ edizione dei ‘grandi murales’. Si è anche ipotizzato di dare corso a uno scambio ‘artistico’ fra Prijedor e il Trentino (Lavis?) con dei murales in spazi più ristretti. Non è mancata la valutazione di quanto ignoti hanno lasciato sul murales di Paola realizzato nel 1998. APP sta coinvolgendo tutti gli attori interessati, dalle scuole alla Municipalità e all’Associazione Artisti, nel valutare come si intende e si potrà-dovrà intervenire per contenere i ‘danni’ e conservare il messaggio che Paola ci ha trasmesso.