Scambi culturali con Prijedor: il viaggio di agosto

L’Europa dei Balcani: scambi culturali con Prijedor

Costruire relazioni: era questa la finalità della visita di un gruppo di insegnanti delle scuole superiori di Trento (Istituto Tambosi-Battisti, Liceo Da Vinci, Liceo Galilei)alla comunità e alle scuole di Prijedor.

Il viaggio – organizzato in sinergia tra l’Associazione Progetto Prijedor e l’Ufficio delle politiche giovanili del comune di Trento – nasce da un percorso avviato lo scorso anno scolastico per rinsaldare i rapporti tra le scuole di Trento e quelle di Prijedor che dal 2006 hanno trovato momenti di incontro, di scambio, di gemellaggio.

Gli obiettivi posti erano multipli:

  • Costruire opportunità di scambio e di relazioni continuative tra le scuole: sia tra studenti che tra insegnanti per il confronto tra le diverse didattiche attuate a scuola
  • Conoscere il modo di operare concretamente da parte dell’Associazione Progetto Prijedor nel campo della cooperazione di comunità
  • Visitare il grado di attuazione dei diversi progetti promossi dall’Associazione. (in questo eravamo affiancati anche da due funzionari della Regione – uno per Trento e uno per Bolzano)
  • Verificare la possibilità di realizzare viaggi di istruzione nella Bosnia Erzegovina

La prima tappa è stata la visita sito del campo di concentramento della seconda guerra mondiale e il relativo memoriale vicino a Jasenovac.

Jasenovac

All’arrivo a Prijedor siamo stati accolti nella nuova sede della Agenzia per la democrazia locale dove abbiamo avuto le prime informazioni sulla Associazione Progetto Prijedor e sulle sue attività da parte di Dragan e Sladja.

Alla sera abbiamo partecipato alla presentazione del nuovo Murale – nell’ambito del concorso internazionale intitolato all’artista di Lavis “Paola Demanincor -: il bozzetto vincitore è stato proiettato sulla parete  dove l’artista ha provveduto a fissarne i contorni per poi procedere nel corso della settimana a completare l’opera.

La giornata di sabato è stata piuttosto intensa:

  • Visita all’Agenzia per lo sviluppo locale di Prijedor dove ci è stato presentato il loro programma per le scuole superiori DIVENTA IMPRENDITORE. L’incontro era anche finalizzato a capire come la nostra associazione avrebbe potuto implementare il progetto legato soprattutto a diffondere gli ideali cooperativi e le esperienze di imprenditoria sociale dentro le scuole.
  • Incontro con la delegazione degli insegnanti delle scuole superiori di Prijedor per verificare la possibilità di scambi-visite-incontri tra le scuole di Trento e Prijedor. Oltre ad un primo contatto di presentazione si è parlato di didattica, di scambi finalizzati ad una prospettiva di costruzione dell’Europa dal basso, di interessi e sensibilità degli studenti, , di costi e di opportunità di finanziamento

Dopo il pranzo a base di trote fritte, è cominciata la visita alle attività e ai progetti della nostra Associazione

  • Visita al polo sociale e mensa di Ljubija
    il progetto ha visto la nostra associazione impegnata nella ristrutturazione della casa della salute – messa a disposizione del comune di Prijedor – nell’ampliamento degli spazi del centro diurno, nella dotazione della mensa, nella realizzazione di uffici per l’assistente sociale e per l’anagrafe e della sede dell’associazione “Rudarka”, donne impegnate nella realizzazione di manufatti in lana.
  • Visita a tutto il territorio di Liubija con incontri con le famiglie che sono sostenute dalle famiglie affidatarie trentine.
  • Visita ad alcune scuole per constatare la situazione di reale bisogno in cui si trovano. Di una abbiamo constatato come il riscaldamento fosse ancora realizzato a legna con vecchie stufe in ferro (come da noi nell’immediato dopoguerra). Abbiamo visto anche il pozzo – realizzato con l’intervento diretto della nostra associazione e della Regione TAA – che fornisce direttamente acqua potabile ai ragazzi della scuola ed alle case vicine.

Entrambe le serate si sono concluse con le cene organizzate dalle donne dell’associazione Promotour che ci hanno fatto apprezzare la cucina bosniaca sia per la qualità che per la quantità. Anche per i pernottamenti abbiamo usufruito dei servizi offerti dalla stessa associazione

Domenica di buon mattino – dopo il rifornimento di prelibatezze locali – ci siamo diretti verso Trento optando per la strada più tortuosa verso il mare di Senj (la prospettiva di un pranzo di pesce ha avuto il sopravvento su tutte le altre opzioni).

Tutti siamo stati colpiti dalle facciate delle case che ancora riportano le ferite della guerra coi fori delle granate e dai cartelli che avvisano del pericolo delle mine ancora presenti in alcune zone.

Particolarmente suggestiva è stata la visita al paese di Bosanska Krupa dove – come si vede nella foto – per centinaia di anni hanno convissuto pacificamente cattoli, mussulmani e ortodossi. E non si riesce a capire perché ora la convivenza sia così difficile.

Bosanska Krupa