Viaggio

I viaggi del nuovo anno

Carissimi amici,
per il 2016 vi abbiamo augurato GIOIA e SERENITA’ con la foto della tavola della mensa di Ljubija addobbata a festa.
Il segno della festa è sempre una tavola imbandita per “tanti”: non si può capire una festa vissuta da soli, senza qualcuno con cui condividere la gioia.

Vi abbiamo già invitati alla prima CENA SOCIALE, a Predazzo il 5 febbraio in periodo di carnevale.
Ora vi invitiamo a far festa a Prijedor, precisamente a Ljubija, antica sede di lavoro e di cultura, nei giorni 4 – 7 agosto: 100 anni fa, sotto l’impero austroungarico,
è stata inaugurata la miniera di ferro, risorsa economica e sociale per molti. Vogliamo ricordare il ruolo importante ricoperto da Ljubija – una delle attuali
47 circoscrizioni di Prijedor – dove esisteva un grande centro culturale ed era punto d’incontro di lavoratori provenienti da vari paesi. Sul nostro sito (rinnovato)
troverete molte notizie sulle origini della miniera e sulla situazione attuale.

Non mancheranno anche altri viaggi per l’incontro con le famiglie affidate e per vedere la realizzazione di alcuni progetti ed  per visitare e conoscere un po’di più
la Bosnia Erzegovina.

Ecco le date indicative: come sempre si potranno modificare anche su vostra richiesta.

gennaio  29 – 31
febbraio 19 -21 (da confermare)
marzo 18 – 20
aprile 18 – 23
maggio 12-15
giugno 9 – 12
luglio 15 – 17
agosto  4 – 7
settembre 9 – 11
ottobre 14 – 16
novembre 18 – 20
dicembre  9 – 11
gennaio 2017 : 20 – 22

Il viaggio di aprile, come l’anno scorso, sarà riservato ai primi 6 iscritti e il percorso  sarà scelto insieme ai partecipanti.
Ci auguriamo di avervi numerosi a Prijedor.

Appuntamento a Ljubija!

Appuntamento a Ljubija!

Prijedor_Europa2-1400x480

I Balcani verso l’Europa: il progetto entra nel vivo

In vista dello scambio che avverrà nei primi giorni di aprile e che vede impegnate due classi quarte (una del Liceo Galilei e una dell’Istituo Agrario) sono in programma due appuntamenti formativi per insegnanti e studenti

1) APPUNTAMENTO mercoledì 13 gennaio dalle ore 14.30 alle ore 16.30 presso il liceo GALILEO GALILEI di Trento.Per quanto riguarda il primo incontro, dopo la presentazione dell’esperienza dell’Associazione Progetto Prijedor, sarà una sorta di gioco di geografia per far prendere dimestichezza ai ragazzi dell’area dei balcani dove si sta operando e dove si introdurrà anche il tema di Unione europea e allargamento dei confini. Si passerà poi a visionare un breve video dove vengono descritti in modo molto sintetico i conflitti degli anni ’90 e questo servirà da spunto per fare un breve quadro storico dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri. Ci sarà poi un’intervista a un soldato di leva che si trova coinvolto nel conflitto nel 1991 e questo servirà da spunto per parlare in particolare del conflitto in Bosnia e di esaminare concetti quale quello di minoranza, pulizia etnica, rifugiati e sfollati ecc e questo ci porterà direttamente a Prijedor. Concluderemo poi con l’analisi di qualche fotografia.

2) APPUNTAMENTO lunedì 1 febbraio dalle ore 14.30 alle ore 16.30 presso l’Istituto tecnico Agrario di San Michele. Nel secondo incontro la parte iniziale sarà dedicata a rispondere a eventuali dubbi sorti la volta precedente per poi concentrarsi sull’attualità dei paesi dell’area. Lo scopo è quello di dare una certa consapevolezza ai ragazzi su dove andranno. Come si capisce dal programma presentato l’elemento fondamentale di questo progetto è che le due classi coinvolte (che faranno il viaggio di scambio assieme) fanno anche la formazione assieme scambiandosi la visita anche a Trento (una volta a Trento e una volta a San Michele)

Durante i mesi di febbraio e marzo le due classi lavoreranno singolarmente nei rispettivi istituti scambiandosi poi le esperienze maturate

Mercatini della solidarietà, Natale 2015

TRENTO - mercatini Natale

Cari amici,
Anche quest’anno il Comune di Trento ci  dà la possibilità di presentare prodotti e  manufatti delle donne di Prijedor e di vendere dei biglietti della lotteria.
Potete trovarci in via Garibaldi, sotto la Torre Civica   (speriamo che la campana stia al suo posto) nei seguenti giorni:

28, 29 Novembre 2015 
casetta n.3 lato A (orario 10.00 – 19.00)
3 dicembre 2015
casetta n.3 lato A (orario 10.00 – 19.00)
10,17 dicembre 2015
casetta n.1 lato A (10.00 – 19.00)

Vi aspettiamo a trovarci  anche solo per salutarci!

La partecipazione può anche consistere nel darci il cambio per permetterci un momento di “riscaldamento”.

Un abbraccio a tutti.

Un camion per Prijedor, altre immagini…

Lavoranti all’opera per il carico di un camion per Prijedor, il 30 ottobre scorso. Altre immagini dei volontari all’opera.

Saluti da Prijedor – una testimonianza

Un testo di Luigi Penasa, pittore (Studio d’Arte Andromeda)

Cartolina da Prijedor

Questa cartolina della piazza principale di Prijedor, fatta la tara della nebbia che qui è sempre di casa, sintetizza bene, secondo me, l’atmosfera di precarietà e di insicurezza che qui si respira, magari mascherata dietro ad un kitsch simil-metropolitano . Da una parte l’ imponente monolito, “Jugoslavo” a ricordare un periodo storico, diversamente interpretato ma ancora molto presente nella quotidianità degli abitanti. Sul lato opposto l’ultimo dei murales realizzato in settembre dal vincitore del Concorso Internazionale che vede la fattiva collaborazione dell’Andromeda. Mi pare che lo spirito con cui abbiamo volentieri accolto l’invito ad offrire la nostra esperienza tecnico-organizzativa al Progetto Prijedor sia tutto qui: la convinzione che l’arte, il colore sia un linguaggio universale e così immediato da non richiedere traduttori o medium.

Quasi vent’anni fa, a conflitto balcanico appena pacificato da matematiche regole internazionali (sono convinto che quello nelle coscienze della gente sia ancora in corso) lo Studio d’Arte Andromeda, e io in concreto, con i fondi raccolti vendendo, in aste pubbliche, le opere offerte dai nostri amici artisti abbiamo contribuito a finanziare l’apertura della Galleria d’Arte di Prijedor, in una città ancora annerita dagli incendi e violentata nel suo tessuto sociale. Ci siamo mobilitati nella convinzione che provare ad accendere una luce di “Cultura Unificante” che potesse far passare in secondo piano quelle “culture disgreganti” causa del conflitto, era un nostro obbligo morale. Da allora il nostro impegno non è mai venuto meno e, ne sono convinto, non si “scolorirà” nel futuro. Lo dobbiamo a chi, molto prima di noi, ha usato gli strumenti dell’Arte per ribadire il bene primario dell’armonia e del dialogo. Lo dobbiamo ancora di più ai ragazzi che lì vivono e che ogni giorno, in quelle zone colpevolmente emarginate, cercano tutti i giorni di inventarsi un futuro scostando cortine di nebbie molto più pericolose di quella naturale che li avvolge per lunghe ore nascondendo loro il sole.

Un abbraccio, Luigi Penasa.

Un camion diretto a Prijedor

Nel corso della mattinata di venerdì 30 ottobre, presso il magazzino di Pergine si è proceduto al carico del camion per portare a Prijedor beni per i bisogni e le necessità della popolazione. Si tratta in particolare di capi d’abbigliamento, mobili e suppellettili per la casa, mobili per la scuola, medicinali, giocattoli per bimbi e materiale vario.

Come sempre i nostri tanti volontari presenti, capitanati da Anselmo e Cristina, si sono prodigati instancabilmente ad organizzare affinché tutto andasse a buon fine.

Tutto il carico, appena giunto a Prijedor, sarà distribuito ai bisognosi che ne hanno fatto richiesta.

Ringraziamo di cuore tutti i generosi donatori, le persone che per giorni hanno provveduto ad impacchettare tutta la merce e, ovviamente, tutti gli “uomini di fatica” che per ore si sono messi a disposizione per il carico.

Un’altra bella dimostrazione di partecipazione,  di coinvolgimento e di sensibilità del volontariato trentino.

CamionxPrijedor

 

L’AIUTO AD UNA FAMIGLIA NUMEROSA

AIUTO AD UNA FAMIGLIA NUMEROSA: GLI “ITALIJANI” LE ASSICURANO UN TETTO SOPRA LA TESTA 

Anselmo2

Mićo Džodan con la moglie e cinque figli da molti anni vive in una stanza sola ovvero in una baracca di legno cadente.

Come dicono, il più difficile è durante l’inverno perché il freddo nella baracca entra da tutte le parti. Quest’inverno, invece, grazie a persone di buona volontà dall’Italia, che gli hanno donato un container abitativo, lo trascorreranno in una casa nuova.

– Questa donazione è per me molto significativa perché ho praticamente vissuto fuori. Non riuscivo mai scaldare la casa. Ho passato un inverno dai miei fratelli – dice Mićo.

Le condizioni in cui vive questa famiglia non sono degni d un essere umano nel ventunesimo secolo. Loro sette dormono su un solo letto, e sopravvivono dei 90 euro di assegno per i bambini.

Anselmo1

-Quei soldi sono tutto quello che riceviamo e non abbiamo altri aiuti dallo Stato. Abitiamo in una baracca di legno, facciamo molta fatica. Sono contenta che abbiamo ricevuto questo container e ringrazio tutti i donatori – è grata Milena Zdjelar.

Per la difficile vita di questa famiglia hanno sentito anche persone generose dell’Italia, che hanno deciso di raccogliere i soldi e comprar loro il container abitativo.

– Il signore si chiama Anselmo Bazzanella ed è lui il donatore di questa famiglia. Lui, insieme con i suoi amici ha raccolto i soldi e tutto è costato circa 15 000 marchi – ha spiegato Dragan Došen, dell’Agenzia della democrazia locale, Prijedor.

La famiglia Džodan già all’inizio novembre dovrebbe entrare a casa nuova. Quando li visitano i donatori e gli consegnano ufficialmente le chiavi..

Fonte – ELTA TV