Cultura e memoria

Le attività realizzate in quest’ambito hanno confermato anche per il 2011 l’impegno dell’ADL di Prijedor nel settore della riconciliazione, della memoria e della cultura. L’ADL promuove una cultura del dialogo attraverso la riconciliazione, il confronto e percorsi di riflessione sulla memoria.

Progetto Mostra su Bekim Fehmiu “Ricchezza perduta nel silenzio„

Dal 19 al 22 gennaio 2012 un gruppo di rappresentanti delle organizzazioni giovanili di Prijedor è stato in Kossovo, a Pec/Peja, per partecipare all’inaugurazione della mostra e alla conferenza dedicata all’attore dell’ex Jugoslavia Bekim Fehmiu. Attraverso la presentazione cronologica della vita dell’attore, questa mostra ci parla di un uomo che è riuscito a preservare la complessità della propria identità, superando le appartenenze etniche e nello stesso tempo ci ha mandato il messaggio che la ricchezza di un singolo si rispecchia nella capacità di accettare la diversità. La mostra dal titolo “Bekim Fehmiu – Ricchezza perduta nel silenzio„ è il risultato del progetto Memoria ed elaborazione del conflitto, realizzato sui tre territori balcanici: Bosnia Erzegovina, Serbia e Kossovo. L’obiettivo del progetto è stato la promozione dell’eredità culturale condivisa dei territori coinvolti, presuposto per la collaborazione e creazione di dialogo fra le comunità che vivono negli stessi. La mostra è stata preceduta da un’approfondita ricerca da parte di giovani volontari, che ha coinvolto tutte e tre le comunità. La mostra presenta il materiale raccolto sui tre territori, offrendo agli spettatori interviste a Bekim Fehmiu, estratti da libri, documenti sulla vita dell’attore, le fotografie, poster, e video e audio lavori.

Progetto “Personal (hi)stories”

I volontari di ADL Prijedor in collaborazione con i volontari del territorio di Kraljevo (Serbia) e Pec/Peja (Kossovo), nell’ambito del progetto “Memoria ed elaborazione del conflitto” hanno lavorato alla creazione di un film il cui obiettivo è stato quello di collegare narrazioni private e storia pubblica. Il film raccoglie le interviste realizzate a circa 70 persone. Le domande rivolte loro indagano il rapporto fra storia privata e storia pubblica. Dove si trovavano e cosa facevano gli intervistati durante le operazioni della guerra in ex-Jugoslavia, quando è stato reso pubblico il massacro di Srebrenica, o quando sono stati annunciati i bombardamenti NATO sulla Serbia? distruzione di due torri a New York, indipendenza del Kossovo, arresto di Milosevic ecc.

Il film è sottotitolato in serbo, albanese, inglese e italiano e dura 30 minuti. La distribuzione del film è prevista per il 2012 in tutti i paesi coinvolti nelle attività.

Mostra itinerante “No borders” (Senza confini)

Dal 21 al 30 gennaio del 2012 presso il museo Kozara di Prijedor è stata inaugurata la mostra intitolata “Senza confini”. Si tratta di una mostra di fotografie amatoriali, realizzata con la collaborazione fra gli studenti delle scuole superiori di Gračanica e studenti della Facoltà di Arte di Pristina. Attraverso queste fotografie, i quali i giovani hanno voluto presentare le caratteristiche del loro territorio e la loro visione del Kossovo di oggi. L’obiettivo della mostra è di rappresentare il territorio kossovaro attraverso lo sguardo dei suoi giovani, appartenenti sia alla comunità serba che a quella albanese.

Progetto Migrazioni

Negli scorsi anni è stato realizzato il Progetto Memoria che consisteva nel raccogliere video registrazioni delle testimonianze personali degli abitanti di Prijedor inerenti le memorie personali di un certo periodo storico della città. Nel Progetto Migrazioni il tema principale delle interviste sono state le migrazioni delle popolazioni di Bosnia Erzegovina, Serbia e Kossovo nei periodi prima della II Guerra Mondiale, tra la II Guerra Mondiale e l’ultimo conflitto nell’Ex Yugoslavia, e nel periodo dopo l’ultima guerra fino ad oggi. Cinque video operatori hanno raccolto 60 interviste con migranti in Bosnia, Serbia, Kossovo e Germania che nel prossimo periodo verranno archiviate e distribuite nei musei storici locali dove serviranno da materiale storico alternativo sul tema migrazioni. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con le associazioni Passaggi di Storia di Firenze, Comitato con i Balcani e con il supporto tecnico del Museo Storico di Trento.

Incontri con gli autori

Lo scopo di quest’iniziativa, che compie cinque anni, è di realizzare incontri con autori provenienti dal territorio della ex Jugoslavia che si occupano del processo di riconciliazione ed elaborazione del conflitto. L’idea è sorta dalla neccessità che siano autori locali ad offrire il proprio contributo a tale processo. A vent’anni dall’inizio della guerra nei Balcani, risposte e soluzioni devono essere elaborate anche all’interno della regione stessa, pur senza smettere di prendere spunto dalle buone pratiche elaborate all’estero.

Gli incontri con autori rappresentano un’offerta culturale di qualità, di cui si sente profondo bisogno sul territorio della Repubblica Srpska e in tutta la Bosnia Erzegovina, un bisogno al quale non sempre le autorità locali rispondono.

Il tema scelto per gli incontri nel 2011 è stato «Il ruolo delle donne nel processo di riconciliazione». Sono stati realizzati tre incontri in totale con seguenti autori:

1. La professoressa Svetlana Slapsak di Belgrado, che attualmente vive a lavora a Lubiana e si occupa principalmente di analisi critica dei discorsi nazionalisti nei Balcani. Considerando che Prijedor e la sua scena culturale in questo momento sono vittime di queste stesse narrative nazionaliste, la conferenza è stata interessante ed apprezzata. Si è discusso di temi sui quali i cittadini di Prijedor hanno raramente l’opportunità di esprimere sinceramente la propria opinione.

La fama della relatrice ha fatto si che partecipassero alla conferenza anche alcuni studenti e professori della Facoltà di Filosofia di Banja Luka. La conferenza si è svolta il 27 novembre presso la sala della Casa di riposo a Prijedor, e vi hanno partecipato circa 30 spettatori di tutti i gruppi etnici. Prima della conferenza, la professoressa ha visitato l’associazione di donne «Rudarka» di Ljubija con la quale ha condiviso le proprie esperienze nella creazione di manufatti.

2. La scrittrice di Banja Luka, Radmila Karlas ha partecipando all’iniziativa promuovendo due dei suoi libri nei quali si discutono reati commessi tra l’altro, anche sul territorio del comune di Prijedor. Le sue opere affrontano anche una critica del nazionalismo in generale. La promozione si è svolta il 27 dicembre 2011 ovvero un mese dopo il primo incontro con la Slapsak. Anche se, a differenza dell’incontro precedente, quest’incontro si è svolto in un giorno lavorativo, il numero di visitatori è stato più o meno lo stesso. Il moderatore della promozione è stato il dottore Rade Dujković, recensente di uno dei libri di Radmila.

3. Milena Karapetrovic, professoressa di Filosofia all’Università di Banja Luka. Tema dell’incontro, il femminismo, con una riflessione specifica riguardante il ruolo delle donne nella costruzione della pace. Kapetanovic è autrice del libro “Il desiderio per l’Europa„ in cui elabora le basi della filosofia e dell’identità europea, e del libro “Lei ha il nome„: un lavoro su femminismo e filosofia. Il moderatore dell’incontro è stato Dusko Trninic, sociologo e assistente alla Facoltà di Scienze Politiche di Banja Luka. L’incontro ha avuto una trentina di visitatori, fra cui i membri di diverse associazioni di donne, molte delle quali membre dell’associazione “Rudarka„ di Ljubija. L’obiettivo dell’incontro era infatti quello di promuovere la partecipazione delle donne che risiedono in zone rurali, che non hanno molte occasioni di approfondire queste tematiche.